In passato Karen Marie Aagaard Ørsted Andersen ha ricevuto diversi attestati di stima. Con il debutto ‘No Mythologies to Follow’ , prodotto da Ronni Vindahl e Diplo, ha vinto i Danish Music Awards come miglior album, miglior video e artista rivelazione e quattro anni fa è stata premiata con i Billboard Music Awards per il singolo dance ‘Lean On’, in collaborazione con Major Lazer e DJ Snake. Adesso però è venuto il momento della maturazione e non a caso il suo terzo album è ricco di arrangiamenti elaborati e soluzioni sofisticate. ‘Live To Survive’ e ‘Youth Is Lost’ sono due potenziali hit ma MØ dimostra di amare anche il rock in ‘Wheelspin’ e ‘Punches’. Rispetto a ‘Forever Neverland’ il peso dei synth è maggiore e l’approccio leggermente meno commerciale, SG Lewis e Rasmus Littauer l’hanno aiutata in fase di programmazione e la base elettronica a tratti sfuma nella dance (‘New Moon’ e ‘Brad Pitt’) ed in altri frangenti lascia spazio ad archi e pianoforte (‘Kindness’ e ‘Hip Bones’). La sfida a Lydmor, Oh Land e Tove Lo è lanciata, sebbene sia evidente che l’obiettivo principale di ‘Motordrome’ sia la consacrazione definitiva al di fuori del circuito electro-pop scandinavo.