Dopo l’eccellente anteprima di ‘Retreat Into Dreamland’, singolo promosso con l’originale video curato da [S]SYNDROME, aspettavamo con ansia l’esordio su lunga distanza di questa band symphonic metal ungherese. Di primo acchito è impossibile non rimanere colpiti dalla voce di Nóra "Nonee Darkling" Sima, malvagia e sinistra quando c’è da scavare negli abissi dell’inconscio di chi ascolta e leggiadra e potente quando invece c’è da cavalcare ritmiche power metal e soluzioni melodiche avvincenti. Questo equilibrio è mantenuto un po’ per tutta la scaletta senza mai percepire una derivazione precisa e limitante e ciò spinge gli Esperfall a livelli ben più alti rispetto a tanti colleghi che non fanno altro che copiare e incollare la lezione di Nightwish e Epica. ‘Origin In Darkness’ è il primo atto di un concept che li vedrà impegnati a lungo e, in termini di songwriting e di produzione, segna progressi significativi rispetto ai mini album ‘A Leap Of Faith’ e ‘The Leaf Legacy’. Non fatevi tradire dalla copertina piuttosto scarna perché nella scaletta, tra tendenze neoclassiche e concessioni alla tecnologia, troverete una moltitudine di spunti di riflessione, da assoli di chitarra veloci e puliti a parti di batteria che si inchiodano in testa (‘Tempest In Paradise (The First Advent)’ e la sensazione è che dal vivo alcuni episodi (‘Don’t Leave Me Behind’ e ‘Cortex Breakdown’) potrebbero crescere ulteriormente.