Non solo l’etichetta svedese, tra gli altri di Louise Lemón e Old Kerry McKee, non sbaglia una mossa ma sembra proprio che avevamo visto giusto quando gli scozzesi avevano dato alle stampe il loro secondo lavoro ‘Land Of Nothing’. In quei solchi avevamo percepito un’urgenza post-punk insolita, una carica live accentuata ed un approccio originale alla strutturazione delle linee melodiche. La storia si ripete con ‘World Below’, un album che ammicca ancora di più al mercato statunitense e gode della collaborazione di Hayley Mary dei Jezabels in ‘Only Feel It When I’m With You’. Johnny Madden è cresciuto ulteriormente come frontman e alle sue spalle il batterista Connaire McCann ed il bassista Aidan McCann si muovono come orologi. La ripetitività delle ritmiche non è però l’unica caratteristica fondante del sound dei Baby Strange che rivestono ‘Beating In Time’ di indie-dance e omaggiano gli anni ‘80 con l’evocativa ‘When It Calls’. L’isolamento forzato ha inciso sulle tinte oscure dei testi e pezzi come ‘Under The Surface’ e ‘Midnight’ mostrano un’attenzione maggiore rispetto al passato per arrangiamenti e sfumature. Il mondo sottostante non promette niente di buono ed i Baby Strange lo denunciano con il piglio dei rocker vissuti e l’atteggiamento sfacciato che piace tanto agli adolescenti.