Forse hanno proprio ragione questi ragazzi originari di Melbourne. Non è più l’arte a prendere spunto dalla vita reale ma l’esatto contrario. Viviamo di stereotipici, ci aggrappiamo ai social per costruirci qualcosa che abbia una parvenza di concretezza e pensiamo all’immagine prima che alle emozioni che abbiamo dentro. L’ibrido tra post-hardcore, elettronica e pop dei Bad/Love funziona alla grande grazie al cantato evocativo di Landon Kirk, che dimostra un talento superiore alla media e non nasconde l’amore per Bring Me The Horizon e 30 Seconds To Mars ma allo stesso tempo, per stile e approccio, sembra provenire dagli anni ‘80 e non dai terribili anni duemila. Una copertina di sicuro effetto presenta al meglio questa release autoprodotta che segue l’EP ‘SIOIS’ e il singolo ‘DMU’ e vede la partecipazione di Koie Kenta dei Crossfaith in ‘Social Suicide’ e CIINMA in ‘Sleep Debt’. Teniamoli sotto stretta attenzione perché la prossima volta potrebbero non essere più invischiati nel circuito underground ma fare parte del catalogo di qualche etichetta importante ed essere promossi come meritano. Perfetti per essere messi in rotazione in autoradio prima dei Thornhill e dopo Polaris e In Hearts Wake.