-Core
Body Machine
Priest
Cleopatra Records
Pubblicato il 13/07/2022 da Lorenzo Becciani
Songs
1. A Signal In The Noise
2. Ghost Writer
3. Hell Awaits
4. Phantom Pain
5. Blacklisted
6. Perfect Body Machine
7. Techno Girl
8. Crystalline Lace
9. Nightcrawler
10. Keep On Burning

Portare per la prima volta in Italia gli svedesi mascherati è stato qualcosa di incredibile e davvero difficile da dimenticare. La loro esibizione a Serravalle Rock rimarrà nella storia del festival, giunto nel frattempo alla sesta edizione, e indelebile nella mente dei presenti. All’epoca i Priest avevano da poco pubblicato l’esordio ‘New Flesh’ e in pochi conoscevano la loro tenace propensione per la musica industriale e il sadomaso. A poco a poco la loro fama è cresciuta grazie al passaparola della rete ma soprattutto ad una performance più evocativa dell’altra e sinceramente in quel periodo facevo fatica pure solo ad immaginare un secondo full lenght. Questo non soltanto perché ‘New Flesh’ nella mia testa era perfetto e difficilmente migliorabile, ma perché la visione era talmente precisa e definita che non vedevo il senso di rischiare che si deturpasse nella confusione dell’industria discografica. Poi è arrivato ‘Cyberhead’, la scossa è stata fortissima e l’attenzione si è spostata su fondali cyberpunk e una manciata di potenziali hit da dancefloor. Una dimensione più pop che non è stata messa da parte o rinnegata sebbene questo terzo capitolo sia senza dubbio più vicino al debutto. ‘Signal In The Noise’ e ‘Techno Girl’ – divertente il video girato da Vicente Cordero e Claudio Marino con Little Grudge come protagonista - sono stati scelti come singoli, oltre che per il fatto che si fissano nella materia cerebrale come chiodi, perché rappresentano l’esatto compromesso tra i due lavori in studio precedenti. Mercury è semplicemente geniale e la sua voce è cresciuta ancora e si rivela perfetta per esaltare influenze che vanno dai Depeche Mode al punk, dall’ebm ai Bauhaus, dai Pet Shop Boys alla darkwave. Nella memoria rimane il fatto che il trio, a livelli differenti, abbia fatto parte del fenomeno Ghost, quando era ancora qualcosa di vicino al concetto di band e Tobias Forge non era guidato da deliri di onnipotenza, ma ‘Body Machine’ è così pungente che si può benissimo separare le due realtà. Simon Söderberg, membro di Tid e Magna Carta Cartel - da poco nei negozi con ‘The Dying Option’ - e chitarrista e produttore di ‘Opus Eponymous’, ha contribuito a rendere prezioso il materiale ed il resto lo fanno pezzi clamorosi come ‘Ghost Writer’, Blacklisted’ e ‘Nightcrawler’, che dal vivo mieteranno vittime. Salt e Sulfur si muovono come macchine al fianco del leader accrescendo in modo quasi letale l’attesa del prossimo tour. Una gemma di elettronica pulsante, melodie contagiose e rovine industriali che non deve mancare nella vostra collezione.

 

 

Songs
1. A Signal In The Noise
2. Ghost Writer
3. Hell Awaits
4. Phantom Pain
5. Blacklisted
6. Perfect Body Machine
7. Techno Girl
8. Crystalline Lace
9. Nightcrawler
10. Keep On Burning
Priest
From Svezia

Discography
New Flesh (2017)
Cyberhead (2020)
Body Machine (2022)
Dark Pulse (2024)
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