Non siamo certo al cospetto di un disco innovativo o che cambierà le carte in tavola, ma il passaggio a Atomic Fire Records (Amorphis, Meshuggah, Helloween..) ha fatto molto bene al gruppo di Mat Sinner che ha saputo uscire da due anni terribli con un album fresco e potente. Il titolo lascia credere che il bassista-cantante (Primal Fear, Cans) abbia puntato sull’unione di intenti e sulle reali amicizie in un music business sempre più affollato di predatori e al successore di ‘Santa Muerte’, prodotto assieme al chitarrista Tom Naumann e presentato con l’accattivante artwork a cura di Wolfgang “Cliff” Kneese, hanno contribuito tanti ospiti illustri tra i quali Dave Ingram (Benediction, Bolt Thrower), Erik Martensson (Eclipse), Giorgia Colleluori (Eternal Idol), Ralf Scheepers (Primal Fear) e Tom Englund (Evergrey). Ne è venuto fuori un lavoro vario e collaborativo, ricco di spunti melodici interessanti (‘Reach Out’ e ‘Refuse To Surrender’) ma anche di pezzi dal feeling live che in tour faranno divertire i fan dei tedeschi. Magari ‘We Came To Rock’ e ‘The Rocker Rides Away’ non saranno gli anthem più originali al mondo però l’energia di ‘Bulletproof’ – un hard n’ heavy non lontano da certe cose dei Black Sabbath con Ronnie James Dio – è contagiosa. La bonus track del formato fisico è curiosamente una cover dei Killers e più precisamente di ‘When You Were Young’ dal secondo full lenght ‘Sam’s Town’.