Invece di seguire i trend o pubblicare esclusivamente band del passato, l’etichetta fondata da Brian Slagel, un personaggio che non ha perso affatto la passione che aveva ad inizio carriera, continua a ricercare il meglio della scena underground puntando anche su mercati diversi dal consueto (basti pensare a quando misero sotto contratto i Destrage). Adesso è il turno degli australiani Nicolas Cage Fighter, un nome che è un programma (anche se personalmente non amo il nipote di Francis Ford Coppola) e una manciata di canzoni che vanno dal metalcore Lamb Of God (soprattutto nella costruzione dei cori e nell’uso del basso) all’hardcore puro e crudo degli Hatebreed, con qualche reminiscenza anche degli Unearth. ‘The Bones That Grew From Pain’ picchia duro e si fa apprezzare per tecnica e ignoranza, attitudine dal vivo e totale incuranza nei confronti della melodia. ‘Shrine Of Wire’, ‘Coughing Nails’ e la title track sono eccellenti esempi di ciò che sono in grado di fare Nichols Moriarty e compagni e la sensazione è che, una volta assestato questo colpo, il gruppo possa crescere in maniera ulteriore il tour. La concorrenza nella terra dei canguri è importante ma altrettanto importante è l’impatto che questo debutto riesce a trasmettere, senza scivolare nel copia e incolla più becero come tante formazioni giovani di oggi.