-Core
Nebula
Pulsar
Rous Records
Pubblicato il 03/08/2022 da Federica Rocchi
Songs
1. Helium
2. Hydrogen
3. Dust
4. Nebula
5. Distant Waves
6. Floating Clouds
7. All Of A Sudden
8. Forgotten Wind

Un lavoro di non facile lettura ma appassionante. Il compositore elettronico Leonardo Pucci, ex batterista di Danny Mellow e Espada, ripropone il suo progetto audiovisivo, cercando una produzione più internazionale – non a caso nella biosheet si parla di nomi altisonanti quali Ólafur Arnalds, Nils Frahm e Rival Consoles – e chiamando al suo fianco una musicista straordinaria come Laura Agnusdei, suo il sassofono in ‘Helium’, ‘Nebula’ e ‘Forgotten Wind’. Tra pianoforte, drum machine e synth l’ascoltatore viene trasportato in un trip spaziale in cui il ritorno non è garantito ed in certi frangenti pare veramente di trovarsi al cospetto di certe produzioni internazionali. In altri invece il rapporto con chi si pone all’ascolto è di grande intimità, con glitch leggeri e atmosfere che si vanno lentamente diradando. Un dualismo che prosegue per tutta la durata del disco, con i primi tre pezzi di pura elettronica ed i successivi cinque che invece mostrano un tocco umano. ‘Hydrogen’ e ‘Floating Clouds’, che mi ha ricordato i Platonick Dive, spiccano in una scaletta ricercata e ricca di crescendo melodici. Sarà curioso vedere come verrà trasportato il materiale dal vivo, tra visual e strumentazione vintage, ma nel frattempo ‘Nebula’ è un viaggio sonoro che vi consiglio di intraprendere a occhi chiusi.

 

Songs
1. Helium
2. Hydrogen
3. Dust
4. Nebula
5. Distant Waves
6. Floating Clouds
7. All Of A Sudden
8. Forgotten Wind
Pulsar
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