In attesa che i padovani mi girino il numero di telefono di Lorena Nacchia, splendida cheerleader nel divertente video di ‘Tick Her Off’, il loro secondo lavoro in studio si candida a rivelazione dell’anno in ambito garage rock e glam punk. Le sfumature death rock di ‘Kerigma’ sono state quasi totalmente messe da parte in favore di una scaletta orientata alla sede live e ricca di spunti elettrici. I riff sono quelli di Turbonegro e Danko Jones, la produzione è volutamente lo-fi e le liriche trattano temi come il desiderio di giustizia (‘Overthrow’ e la title track), la presa di coscienza (‘Ride On’) e la ribellione (‘New Order’). Nell’anthemica ‘At Your Service’ pare di sentire i Motörhead in versione moderna, ma quando la chitarra regala un paio di assoli da urlo non possono non venire in mente i classici svedesi degli anni ‘90. Il gruppo si è fatto le ossa in tour, supportando tra gli altri Backyard Babies, Therapy? e Giuda, ed è in proprio nei peggiori locali di provincia che vogliamo ascoltare ‘Burn The Streets Again’. Un album che funziona alla grande già nello stereo ma che suonato dal vivo potrebbe davvero fare sfaceli.