L'etichetta fondata da Brian Slagel, ma non solo, continua a puntare su formazioni in grado di rievocare la magia dell’heavy metal di fine anni settanta e inizio anni ottanta ed i dati di vendita le danno ragione. ‘Feed The Fire’ è un ritorno discografico di spessore, arrangiato quasi fosse un disco degli Iron Maiden, con frequente uso di twin guitar - alle asce troviamo sempre gli ex-Esnared Alexander Ellström e Andreas Johnsson - e doppia cassa in pieno stile NWOBHM. Anche con Hammerfall (‘Sulphery’), Dream Evil (‘Thrice Great Path’) e Enforcer potrebbero essere stilati paragoni importanti e nel complesso i Trial hanno cercato di rendere leggermente più varia la loro proposta, soprattutto in termini di ritornelli e linee melodiche, sviluppando il sound dell’EP ‘Siters Of The Moon’ nell’ottica di una maggiore efficacia dal vivo. Rispetto a ‘Motherless’ è cambiato il cantante e Arthur W. Andersson, ex-Air Raid, dimostra di meritare la fiducia degli altri membri e del pubblico con diversi passaggi degni di nota (‘The Faustus Hood’ e ‘Quadrivium’). In chiusura, ‘The Crystal Sea’ divaga in territori progressive lasciando aperta la porta per un’ulteriore evoluzione sonora.