Il successore di ‘Reverence’ è un album dinamico e potente, che fonde heavy metal, nu metal e metalcore nella migliore tradizione degli australiani. Rispetto al passato le influenze punk sono quasi del tutto scomparse in favore di un approccio più essenziale e l’iniziale ‘Ground Zero’ potrebbe essere tranquillamente il singolo di un gruppo power o viking metal. Quello che piace di ‘Darker Still’ è la sua capacità di rendere epici e live oriented anche i passaggi più oscuri, sebbene non vengano raggiunti i livelli qualitativi di lavori in studio come ‘Atlas’ e ‘Horizon’. Winston McCall non sembra aver accumulato scorie durante il brutto periodo trascorso ed il contributo di George Hadji-Christou (Protest The Hero) e Zakk Cervini (Architects, Bring Me The Horizon) ha reso il sound generale più originale di quanto sarebbe stato lecito attendersi. Di sicuro ‘Darker Still’ farà bella figura nel catalogo di Epitaph, decisamente impoverito negli ultimi anni, e pezzi come ‘Glitch’ e ‘Imperial Heretic’ non impiegheranno molto a diventare dei classici dal vivo. Premesso questo, la title track e ‘From The Heart Of The Darkness’ risultano gli episodi con i quali il gruppo dimostra di avere più da dire e sarà curioso vedere se, una volta tornati a regime in tour, le prossime release tenteranno di emulare i successi passati oppure di dare spazio ad ulteriori sperimentazioni.