Se tre o quattro anni fa qualcuno mi avesse chiesto se mi sarei aspettato un successore di ‘Eternal’ di questo calibro probabilmente avrei risposto con una grassa risata. Per il sottoscritto è dall’epoca di ‘Polaris’ che i finlandesi non hanno più niente da dire e anche se Timo Kotipelto ha fatto di tutto per cercare di mantenere la band ai livelli degli anni ‘90, l’assenza di Timo Tolkki e un songwriting diventato sempre più stantio ha finito per far perdere la fiducia anche ai fan più accaniti. Sulla disputa tra il cantante ed il chitarrista, comunque afflitto da tanti problemi e quindi in difficoltà anche soltanto nell’intraprendere un tour, non mi dilungo ma una cosa è certa ovvero che questa line-up – a fianco del frontman e del tastierista Jens Johansson troviamo il chitarrista Matias Kupiainen e la sezione ritmica formata da Lauri Porra e Rolf Pilve – ha saputo superarsi, bilanciando l’attenzione per l’ambiente ed il futuro dell’umanità con un songwriting ficcante e melodico, ricco dei consueti passaggi sinfonici intricati ma anche organico e finalmente live oriented. Senza scomodare paragoni con masterpiece come ‘Visions’ o ‘Elements Pt. 1’, pezzi come ‘Demand’, ‘Broken’ e ‘Frozen In Time’ che in sede live non sfigureranno al cospetto dei classici. In scaletta anche il numero power ‘Firefly’, la ballata ‘Breakaway’ e due episodi quali ‘Glory Days’ e ‘Voice Of Thunder’ che potrebbero appartenere addirittura alla discografia degli Hammerfall.