Un disco molto freddo, vuoi per il largo uso di elementi cinematografici e vuoi per il periodo in cui è stato scritto, per gli italo-svizzeri che non hanno paura di osare – in apertura troviamo una suite di quasi venti minuti -e marcano ulteriori progressi tecnico-compositivi rispetto a ‘Exoverse’. Per questa quarta fatica in studio, il gruppo si è rivolto ad un produttore di fama internazionale come Simone Mularoni, che ha mixato e masterizzato il materiale ai Domination Studio (DGM, Turilli Lione Rhapsody), al fine di infondere ancora più epicità ad un suono che vive di digressioni nel progressive, stacchi atmosferici futuristici, passaggi ritmici intricati e melodie di facile presa. L’artwork realizzato da Kyrhian Balmelli descrive bene uno scenario distopico in cui Valerio Æsir Villa e Marco Pastorino (Temperance, Even Flow, Secret Sphere) possono esprimere tutto il loro talento. Il tour di spalla agli Evergrey potrebbe fare luce su questa realtà che merita di uscire dalle strette cerchie dell’underground metal e singoli come ‘The Paradise Of Lies’, promosso con un video che vede la partecipazione della bellissima ballerina Vera Santagata, e ‘Come Alive’ hanno tutto per potersi fare largo nelle playlist di settore.