-Core
Illusion
Edda
Al-Kemi Records/Ala Bianca
Pubblicato il 23/09/2022 da Francesco Brunale
Songs
1. Mio Capitano
2. Alibaba
3. La Croce Viva
4. L’Ignoranza
5. Signorina Buonasera
6. Trema
7. Carlo Magno
8. Gurudeva
9. Lia
10. Mirai
11. Brown

E’ paradossale come la storia abbia, a posteriori, ribaltato i giudizi su Edda e sui suoi ex compagni di viaggio, al secolo i Ritmo Tribale. Negli ultimi anni si è verificato un vero e proprio revisionismo su questi artisti che sono stati completamente rivalutati, rispetto a quanto accadeva a metà anni novanta, quando erano sempre guardati con la puzza al naso dalla critica “bene” alternativa. Oggi, invece, gli stessi che buttavano giudizi non sempre positivi sono coloro che sono passati dall’altra parte e ne tessono, in modo quasi imbarazzante, lodi a go-go, come se fosse cambiato qualcosa improvvisamente. Saranno gli anni che fanno maturare le persone, ma di certo tutto questo “amore” deve essere stato percepito anche dai diretti interessati che, però, se ne fregano dei giudizi modificati in corso d’opera, andando avanti per la propria strada. Edda, poi, ha una storia tutta particolare. Da cantante dei Ritmo Tribale a “desaparecido”, prima di risorgere dalle proprie ceneri, riuscendo a costruirsi una carriera solista di nicchia, ma di rispetto assoluto che lo ha portato ad essere una specie di materia di culto per chiunque si volesse avvicinare a lui. Uno di coloro che ha stretto una forte amicizia in questi ultimi anni con Stefano Rampoldi è Gianni Maroccolo che non ha bisogno di presentazioni. Il legame tra i due è cresciuto parecchio, tanto che in pieno lockdown sono stati in grado di regalarci un bel lavoro (“Noio: volevam suonar”) che in pochi si sarebbero aspettati. Ora l’ex bassista dei Litfiba è ritornato, come ai bei tempi, a produrre e ha messo sotto l’amico milanese, cercando di portarlo a ottenere il massimo dal suo smisurato talento. L’impresa è riuscita bene, perchè “Illusion”, dopo vari ascolti, può essere definito come il miglior disco di Edda dai tempi di “Psycorsonica”. I motivi sono molteplici. Il primo, ma non sempre ovvio considerati i tempi grami che stiamo vivendo, riguarda le canzoni che sono sinceramente belle ed emozionano, anche perché a volte fuoriescono da quello che è il classico seminato. “L’Ignoranza”, con la sua base elettronica e con un cantato mai ascoltato da Edda in precedenza, emoziona, come la funkeggiante “Brown”. Ci si addentra in territori alla Money Mark in “Signorina Buonasera”, buia e retrò allo stesso tempo, mentre “Lia” è uno splendido affresco con un testo dedicato alla mamma del suo amico Maroccolo. Gli scritti di Rampoldi, come sempre, sono i soliti: ironici, dissacranti, vaganti tra il serio e il faceto, in sintonia con un personaggio che è proprio come lo si vede: sincero, ma tremendamente bizzarro. Se si spera di trovare un vecchio appiglio con la sua ex band di appartenenza, possiamo dire che si è fuori strada da subito. Il cordone, da tempo, è stato reciso, ma questo non significa che il rock non faccia capolinea da queste parti. “Trema” è un lento malefico e acido che potrà essere un classico da cantare in concerto, così come “Alibaba” che ricorda gli ultimi Marlene Kuntz per le sonorità malinconiche che vi sono contenute. Tutto è sfuggente e decadente (“Gurudeva”), ma le melodie immediate non mancano mai (“Carlo Magno” e “Mirai”), a dimostrazione di come il concetto canzone, nel termine migliore possibile, sia nobilitato in questo lavoro che ha il pregio di crescere ascolto dopo ascolto. Un ritorno da nove in pagella per Edda, uno dei pochi artisti in Italia che sa ancora trasmetterti qualcosa. Sa confezionare emozioni a modo suo, questo è chiaro, ma lo fa in maniera sincera e, allo stesso tempo, sontuosa. 


 

Songs
1. Mio Capitano
2. Alibaba
3. La Croce Viva
4. L’Ignoranza
5. Signorina Buonasera
6. Trema
7. Carlo Magno
8. Gurudeva
9. Lia
10. Mirai
11. Brown
Edda
From Italia

Discography
2009 - Semper biot
2012 - Odio i vivi
2014 - Stavolta come mi ammazzerai?
2017 - Graziosa Utopia
2019 - Fru fru
2022 - Illusion