Il batterista olandese Yuma van Eekelen (Pestilence, Textures, Our Oceans), il bassista e tastierista svedese Fred Jacobson (Temko) ed il chitarrista tedesco Christoph Teuschel (Wisconsin Supper Club) hanno dato vita ad un progetto strumentale di rara bellezza, da non confondere con una realtà minore dell’hardcore americano degli anni ‘90. Al di là dei suoni di synth e chitarra che lasciano a bocca aperta, a sorprendere è la costruzione imponente di questo secondo lavoro in studio, che segue di quattro anni l’intrigante ‘Metanoia’. Si passa infatti da riff poliritmici a stacchi di batteria feroci, da arrangiamenti orchestrali a invettive post metal ed il mixaggio, realizzato da Wojtek e Slave Wiezlawki agli storici Hertz Studios (dove praticamente sono passate tutte le migliori band polacche e quindi Behemoth, Decapitated, Vader..) è di fattura superiore alla media. In attesa di poter valutare anche dal vivo i progressi tecnico-compositivi del trio, pezzi come ‘The Anti Will’ e ‘Kaleidoscope Antlers’ non avranno problemi ad imporsi nelle playlist di settore.