Ho un’amica che lavora come fotografa in Danimarca e che segue sia per lavoro che per piacere il Copenhell. In passato sono andato con lei ad un paio di edizioni, ma anche in questi due anni in cui è stato praticamente impossibile muoversi mi ha ragguagliato sulle migliori live band della scena locale. I Cabal sono stati uno dei primi nomi a venire fuori, così mi sono ascoltato prima ‘Mark Of Rot’ e poi ‘Drag Me Down’, decisamente penalizzato dalla pandemia, e secondo il mio parere mancava ancora qualcosa. Lei continuava a ripetermi che dal vivo erano sbalorditivi quindi ho accolto con favore la notizia della loro entrata nel roster di Nuclear Blast. A quel punto sono cominciate ad arrivare sulla e-mail le tipiche news preparatorie all’uscita di ‘Magno Interitus’ e naturalmente i primi video estratti dall’album. Al di là del suono imperioso e dell’utilizzo massivo di elettronica in composizioni che vanno dal deathcore al black metal, con una palese influenza dei Meshuggah nel guitar work, ciò che mi ha colpito è stato lo sguardo del frontman Andreas Bjulver Paarup. In lui ho visto veramente gli occhi che aveva Corey Taylor ad inizio carriera. Un eccellente preludio a qualcosa che ci ricordi sul serio cosa significa spaccare tutto in tour. Ce ne renderemo conto a Novembre, quando i Cabal saranno di scena al Circolo Magnolia di Milano. Nel frattempo tracce come ‘Magno Interitus’, con Joe Badolato dei Fit For An Autopsy, ‘Blod Af Mit’, ‘Exsanguination’ e la conclusiva ‘Plague Bringer’ sapranno scatenare i vostri istinti più cupi.