Tra misantropia, tendenze suicide e alienazione, il terzo lavoro in studio dei canadesi si pone a metà tra la tradizione norvegese (su tutti Darkthrone) ed un suono moderno e non lontano da certe derive post metal. Di tutti i gruppi di Les Acteurs De L’Ombre, gli Acédia sono quello che meno si associa alla comunità di intenti del roster della label francese e proprio per tale motivo è tra i più interessanti. I sette minuti di ‘La Fosse’ inaugurano una scaletta molto tecnica, che vede la sezione ritmica dei Cantique Lépreux - il bassista-cantante Pascal Landry e il drummer Cadavre - porsi in continuo contrasto con il guitar work dissennato di Marc-André Bérubé. Da questo contrasto nascono una serie di dissonanze che danno forma e sostanza all’ascolto. Il mixaggio è stato eseguito da François Fortin presso lo studio La Boîte Noire e ‘L’Art De Pourrir’ e ‘Brûlure Du Temps’ sono altri due pezzi audaci e distintivi, che potrebbero ottenere consensi sia tra i vecchi appassionati di black metal sia tra i nuovi adepti. Un passo in avanti notevole rispetto a ‘Les Supplices De L'Apathie’, nella speranza che dopo un silenzio discografico di sette lunghi anni, il trio possa trovare le soddisfazioni che merita nel prossimo tour.