In questi anni, Shagrath ha più volte dichiarato nelle interviste di non essere soddisfatto del mixaggio originale di ‘Puritanical Euphoric Misanthropia’ ed è quindi naturale che i norvegesi abbiano messo in agenda una versione remixata e rimasterizzata del loro quinto full lenght quando si è palesata la pandemia e l’attività live si è improvvisamente stoppata. Non solo non amo troppo questo tipo di operazioni commerciali, ma trovo che nello specifico sia davvero complicato dissociare certe canzoni dal contesto e dal periodo storico in cui sono nate. Lo è soprattutto per i Dimmu Borgir che dopo il riscontro ottenuto da ‘Enthrone Darkness Triumphant’ e ‘Spiritual Black Dimensions’, entrambi prodotti e mixati in collaborazione con Peter Tägtgren degli Hypocrisy, si ritrovarono a suonare nei palazzetti e dover rispondere alle pressanti richieste di Nuclear Blast. Per l’occasione decisero di cambiare produttore e si rivolsero a Fredrik Nordström (In Flames, At The Gates), assistito da Jan Baan. Tra i pezzi che hanno goduto in misura maggiore del trattamento spiccano ‘Blessings Upon The Throne Of Tyranny’ e ‘Architecture Of A Genocidal Nature’, però non aspettatevi nulla da capogiro. In definitiva l’idea di proporre un’esperienza d’ascolto completamente migliorata con una qualità di produzione moderna potrà piacere ai vecchi fan, ma non credo possa trovare troppi consensi nelle fasce più giovani di pubblico, devote al metalcore e dalle abitudini alquanto superficiali.