A distanza di due anni dall’esordio su Brilliant Classics, Angela e Nadia Tirino si sono misurate con l’emozionante opera di Johannes Brahms, protagonista del tardo-romantico che dalla critica del tempo venne descritto come uno dei principali antagonisti della "musica avveniristica" wagneriana. L’eco del passato torna forte e il passaggio dalla produzione di Heinrich Von Herzogenberg a queste tre suite, per quarantaquattro movimenti, non suona affatto azzardato. Intanto perché già su ‘Invito alla Danza’ le due pianiste toscane si erano messe in gioco con le musiche di Brahms e poi perché dopo un periodo decisamente oscuro era normale tendere alla luce ed offrire agli appassionati una serie di melodie, almeno nei tratti, più accessibili. Con il disco precedente, il Duo Nadàn aveva infatti tracciato una sorta di legame con i suoni tetri e subliminali di Halfdan Kjerulf mentre stavolta propone uno stile meno ombroso. Quasi tutti brani sono deliziosi e di facile ascolto e la loro durata non risulta eccessiva, tanto che mi sento di consigliare l’acquisto anche a coloro non sono particolarmente avvezzi alla materia e soprattutto a più giovani che desiderano avvicinarsi alla musica classica. In una recente pubblicazione sull'evoluzione della tecnica a quattro mani è stato sottolineato come la musica “a quattro mani” sia in grado di affinare la capacità di ascolto, contribuendo ad accentrare l'attenzione sulle caratteristiche tecniche, timbriche ed espressive. In tal senso la tecnica magistrale delle due sorelle – Nadia è stata protagonista di studi sul rapporto tra suono e movimento e eventi di arte contemporanea mentre Angela l’abbiamo apprezzata di recente anche con ‘The Young Clara – Piano Works Vol. 1’ – non tradisce mai, né quando si tratta di evidenziare le influenze dell’autore, a volte in competizione con Schubert ed in altri frangenti attratto da Strauss, e nemmeno quando la materia si fa più personale o giocosa. ‘Zigeunerlieder, Op 103’ è stato arrangiato per un duetto con Theodor Kirchner e si distingue dagli altri valzer per un approccio virtuosistico che però non stanca mai.