Se siete appassionati di folk metal non fatevi sfuggire il quarto full lenght del progetto parallelo di Ted Sjulmark dei King Of Asgard. La pandemia e tutti i mesi trascorsi a casa, senza potere andare in tour, hanno permesso al cantante e chitarrista di curare nei dettagli il successore di ‘Vanadrottning’, edito nel 2018 sempre da Despotz Records, e il risultato è un album potente, evocativo, privo di pecche o cali di tensione, capace di riportare in auge un genere che vive di fasi alterne e troppi periodi di transizione. In ‘Urfader’ troverete tutto quello di cui ha bisogno un album folk metal ovvero melodie ataviche, chorus pagani facili da memorizzare ma anche riff massicci, stacchi ritmici estremi e un approccio originale ai miti norreni. Per certi versi siamo al cospetto di un passo indietro, nel senso che ‘Urfader’ traccia una linea di continuità forte con ‘Frost Mot Eld’, ma scorrendo tracce come ‘Där Fröet Skall Spira’, ‘Västerled’ o ‘Elftevisan’ non si può non pensare al futuro e nello specifico ai festival estivi che vedranno protagonisti anche gli svedesi, con le loro cavalcate epiche, corroborate da un guitar work distintivo, dalla batteria martellante di Henry Persson e dalle tastiere ammalianti di Kristoffer Kullberg. Strepitose ‘Helvandrama’, traducibile come “I camminatori dell’inferno”, e ‘En Sista Sköldborg’, dalla quale si evince la bontà del mixaggio di Jakob Hermann (Amaranthe, Raised Fist).