Sapete bene che non è nostro costume recensire singoli, ma in questo caso non ho potuto esimermi da parlavi di questa band pazzesca nata a Sud di Londra. Invece di aspettare un’altra puntata di “Nuove frontiere del metal”, ho chiesto un’intervista a Out Of Line Music tipo due ore dopo aver visto il video di ‘Deadbeat’. In quel lasso di tempo mi sono messo a cercare altre canzoni e sono rimasto sbalordito al cospetto della crescita sonora dei ragazzi. Nu-core è un termine che non significa niente, così come non significa niente modern metal… ed in questo caso significano ancora meno perché ogni traccia dei Sunfall è diversa dalle altre e nel loro crossover metal c’è veramente di tutto. Si va dal djent all’hip hop, dal deathcore al drum n’ bass, dall’industrial al nu metal di fine anni ‘90 e c’è più intensità nei quattro minuti scarsi di questo singolo, completato da due versioni di ‘Return To Sender’, che in decine di dischi metalcore tutti uguali l’uno all’altro. Il testo fa riferimento al senso di smarrimento ed alla perdita di visione, che affliggono i giovani di oggi. Tutti quei ragazzi si sentono senza speranza e perdono fiducia nel futuro e le grida forsennate di Sam Worsfold (Break Fifty, Entropy) che si ergono possenti su una sezione strumentale spettacolare. La chitarra di Oli Welzen-James pare impazzite, il basso di James Titcomb è in costante primo piano e Ryan Wood non è solamente un batterista mostruoso ma anche l’uomo responsabile dei suoni e delle influenze elettroniche del gruppo. Inutile dire che attendo con trepidazione la prima opera su lunga distanza.