Dalle parti di Salem, cittadina di quarantamila abitanti che si affaccia sulla baia del Massachusetts, succedono delle cose strane e sia Rob Zombie che Kurt Ballou ne sanno qualcosa. Sono trascorsi ben nove anni dall’uscita di ‘Eternal’ e la novità più importante è rappresentata dall’ingresso di Haydee Irizarry al posto di M. Scott Lentine. Un cambio significativo sotto tutti gli aspetti, che premia la base thrash, melodeath e groove metal di un combo che dal vivo promette distruzione assoluta. L’ex Widows Rite e Aversed è una forza della natura e la sua voce si erge possente nel mixaggio di Chris “Zeus” Harris (Hatebreed, Overkill) con una componente sludge più accentuata e retaggi symphonic, evidenti soprattutto in ‘Cosmic Throne’, grind e metalcore che completano un quadro compositivo variegato. La produzione è stata curata invece da Matt “Manshark” Bachand (Shadows Fall, Living Wreckage), che appare assieme a Jon Donais (da diversi anni anche negli Anthrax) in ‘Hypogenic’, alla ricerca del perfetto equilibrio tra riff potenti, impatto hardcore e linee melodiche accattivanti. ‘Witch City’, chissà come mai, e ‘Revenant Rising’ sono altri due apici di un album destinato a muovere le gerarchie e mutare radicalmente la posizione a livello internazionale di una formazione destinata a crescere ancora.