Una voce angelica ed un’atmosfera stranamente tranquilla anticipa l’apocalisse. Con queste parole potrebbe essere descritta ‘Unmasked’, e probabilmente varrebbe la stessa cosa per tutto il mini, ovvero la traccia clamorosa che Josh Miller e Tom Barber hanno scelto per inaugurare il secondo capitolo di ‘Dethmask’. Parliamo dell’EP che diede vita a tutto e il cui concept viene riproposto per rendere ancora più esaustivo il messaggio di ‘Oni’ (capace di evolvere il suono ferale del debutto e di meritarsi un posto tra i dischi dell’anno di Suffissocore). A pochi mesi dal secondo full lenght, queste sette tracce suonano come un lungo encore di un concerto che per ora abbiamo potuto solamente immaginare nella nostra testa. La produzione è fantascientifica - come la copertina tridimensionale realizzata da Matt Collamore - le chitarre lasciano spazio ai latrati del frontman dei Chelsea Grin tra distorsioni elettroniche, synth sparati per aria come se fossero fuochi d’artificio ed esplosioni ritmiche in grado di mettere in imbarazzo qualsiasi deathcore band del pianeta. ‘Hybrid Process’, al di là del vocione cadaverico che anticipa un crescendo dubstep da urlo, riporta alla mente certe cose degli Slipknot mentre ‘Future Doom’ e ‘Lone Exo’ potrebbero tranquillamente far parte della colonna sonora del videogioco che sbancherà il mercato il prossimo anno. Pure stavolta non mancano gli ospiti. Si passa da Matt McDougal dei Boundaries, da poco nei negozi con ‘Burying Brightness’, a Landon Tewers dei The Plot In You e Ben Chalfant, ma ciò che conta è la visione del duo. Una visione che fa male e che nessuno negli ultimi due anni è riuscito anche soltanto ad imitare.