Il primo album veramente da fuori di testa dell’anno viene immesso sul mercato da Exile On Mainstream (Trialogos, Might, Sons Of Alpha Centauri..) e vede i bavaresi issarsi con prepotenza fino a vette mai raggiunte in passato. Immaginate il classico tributo ai pionieri del doom metal e paralleli con formazioni più moderne come Electric Wizard, Acid King, Yob e pure i nostri Ufomammut (‘Lucifer Songs’ e ‘Ecate’). Fin qui non ci sarebbe niente di strano e infatti la differenza la fa il cantato demoniaco del chitarrista Crazy Woikek, origini polacche e vero nome Woitek Broslowski. Sono soprattutto le sue parti vocali a rendere unica la “grazia divina” del trio, che ha compiuto progressi notevoli sia in termini di produzione che di artwork. In tal senso sembra trascorsa una vita da ‘The Providence’, e non solo sei anni scarsi, e l’addio di Stuart West ha reso più punk e essenziale la proposta. Tra divagazioni nella psichedelia e nello sludge più paludoso, le figure femminili di ‘Black Mother’ e ‘Universal Goddess’, una delle due tracce bonus dell’edizione in compact disc, sono descritte nei particolari e la loro eleganza potrebbe spiccare nelle playlist di settore. Resta da capire che la nuova formula funzionerà anche dal vivo.