Sono trascorsi cinque anni da ‘The Other’ e nel frattempo è successo un po’ di tutto. In questo periodo, a tratti molto difficile, Kyle Thomas si è concentrato ancora di più sul suo rapporto con le tre cose che contano di più nella vita ovvero la musica, l’arte e la natura. La manciata di canzoni che sono nate vivono di impulsi cantautoriali ma non tradiscono il background garage rock dell’autore e sono ricoperte di una veste spirituale che rende ancora più epico e trascinante l’ascolto. Il video di ‘Portrait Of God’, girato nella foresta pluviale dell'Olympic Peninsula, dimostra quanto energici saranno i prossimi show e la collaborazione con Sasami Ashworth, già apprezzata su ‘The Squeeze’, ha donato ulteriore pregio al materiale. L’epoca di ‘Mindblow’ e ‘Was Dead’ è lontana eppure questo continuo idealizzare paesaggi del passato o scenari illusori traccia un legame con i primi anni di carriera di un musicista che ha saputo porsi trasversale all’intera scena indie rock e non sfigura affatto nel ricco catalogo di Sub Pop. Oltre al suddetto singolo ‘Love Letters To Plants’, ‘Rock River’ e ‘Always Find Me’ sono la testimonianza di un songwriting adulto, in grado di riavvicinare gli appassionati alla musica vera.