In un piccolo villaggio siberiano un’artista innamorata tanto del folklore slavo quanto della musica industriale sta diffondendo un messaggio di speranza in tutto il mondo. Una eco fortissima si sta sprigionando sia per conto dei Nytt Land – di recente autori dell’evocativo ‘Ritual’ e della sua versione western - sia in seguito alla nascita di questo progetto parallelo che vede Natasha “Baba Yaga” Pakhalenko, supportata dal marito Anatoly in fase di mixaggio, porsi in maniera ancora più aggressiva e trasversale rispetto alla scena elettronica internazionale. ‘Smorodina’ evolve i concetti espressi da ‘See Bear’, sfida Fever Ray e Heilung su territori inconsueti, provoca nostalgia nei confronti dell’EBM degli anni ‘90 e lascia grande spazio a riff di matrice metal in un contesto dominato da una serie di denunce dei soprusi del genere umano nei confronti della Natura, che passano attraverso le sue parti vocali harsh. Un cantato disturbante, glaciale e totalmente unico, in grado di elevare l’impatto dell’elettronica e trasmettere anche un profondo senso di immortalità, illusoria per carità, che potrebbe essere ulteriormente amplificato in sede live. La title track, ‘Vii’ e ‘Daleko’ emergono in una scaletta destinata a fare discutere ed attrarre un pubblico molto vario.