Ho dovuto attendere per quasi quattro mesi prima di potervi parlare di questo capolavoro di musica oscura. Quando Prophecy Productions ha inviato la copia promozionale del disco in redazione ho avuto un sussulto. Non che mi aspettassi niente di meno per carità, già avevo consumato lavori come ‘The Light’ e ‘Wounds’ e l’etichetta fondata da Martin Koller (Sol Invictus, Spiritual Front, Dool, Deine Lakaien..) ha abituato a release mastodontiche e dal grande fervore dark. ‘Let The Earth Be Silent’, il cui processo di realizzazione è durato quasi sette anni, è però qualcosa di totalmente differente dal materiale che Tiffany Ström e Syd Scarlet, originari di Brighton e adesso stabilizzati a Lipsia, avevano pubblicato in precedenza. In tutto questo tempo il duo ha saputo catturare l’essenza del proprio progetto e trascendere qualsiasi definizione di genere. Tra le influenze ci sono sicuramente il doom metal e la drone music, l’ambient, la darkwave ed il post rock, ma scorrendo le tracce si percepisce un tumulto emotivo che va oltre ogni stile. I Fvnerals utilizzano la musica come strumento espressivo, divagano nel buio, cercano spettri e rimuovono incubi dalle loro menti, evocano il rumore del lutto – citando una fantastica rassegna che si tiene dalle nostre parti – e ritagliano spazio per la poesia. Le canzoni si rivelano dense, violente, inquietanti, dominate da un basso enorme e da stacchi di chitarra e batteria tipici delle post-punk band di una volta. Le parti vocali sono poi semplicemente assurde ed il sensuale corpo nudo che in copertina sembra danzare o proteggersi da chissà quale vortice ambientale descrive alla perfezione la sensazione che si prova avvicinandosi, seppur timidamente, all’opera in questione. I Fvnerals hanno saputo trasformare in suono la discesa nella profondità degli abissi, rendendo crudo e quanto mai reale il terribile momento in cui si tocca il fondo. Il disco dura circa quaranta minuti ma sembra un’eternità e potrebbe attrarre chi ama Heilung, Fever Ray e Sunn O))) così come chi segue l’evoluzione del dark ambient, chi si professa fanatico del funeral doom ma pure chi è in fissa con formazioni come Marriages, Church Of The Sea, A.A. Williams e Iress. Un incedere strumentale maestoso che a partire da ‘Ashen Ra’ piegherà qualunque vostro tentativo di reazione. Una relazione di sottomissione che ha molto a che vedere con la cultura sadomaso e che può essere purtroppo considerata un’eccellente chiave di lettura delle pesanti problematiche legate al cambiamento climatico.