Sembrerà un paradosso ma gli americani hanno iniziato a prendersi sul serio e, dopo aver siglato un accordo discografico con Napalm Records (evidentemente intenzionata a creare una sorta di contraddittorio agli At The Movies di Chris Laney), immettono sul mercato quattordici cover con le quali evolvere il concetto di disco metal. Al di là delle singole reprise, alcune davvero spassose specialmente se accompagnate da un video efficace (‘I Will Survive’), quello che colpisce del progetto di Mo'Royce Peterson, balzato alle cronache per le spassose riletture di ‘You’re The One That I Want’ (Grease) e ‘Stayin’ Alive’, è la caparbietà con cui viene sostenuta questa architettura in bilico tra ironico e demenziale, che potrebbe crollare da un momento all’altro. Vista la scarsa concorrenza, un disco come ‘I Am Woman’ potrebbe essere ascoltato da un numero di persone superiore a quello che si potrebbe pensare, anche perché le versioni di ‘Goldfinger’, ‘Here You Come Again’ e ‘Respect’, che vede come ospite l’attrice e cantante di musical Marcy Harriell (‘In The Heights’), non temono confronti nell’immenso mondo della rete. Di parodie noiose e di cattivo gusto ce ne sono tante in giro. I Tragedy, che nel frattempo se la stanno godendo in tour con gli Steel Panther, per ora non sono da includere in tale categoria.