La storia dei Death Reich nasce a Uddevalla cinque anni fa. Alcuni esponenti più o meno rilevanti della scena swedish death si riuniscono per volontà di Jonas Blom, ex One Man Army and the Undead Quartet e Sacramentum attivo anche con i Runemagick. Viene registrato fuori un demo che però rimane negli archivi, soprattutto perché Marcus Fors sbatte la porta e lascia il gruppo senza batterista, spingendo il leader ad occuparsi del drum kit ed a cercare un altro chitarrista. L’ultimo arrivato è proprio Robert Babic (ex Brutal Division e Minas Tirith), che compone con Christer Bergqvist (ex Sadistic Grimness, Grief Of Emerald) una coppia di asce niente male. ‘Disharmony’ si distingue come un disco leggermente più veloce e brutale rispetto all’idea iniziale che doveva omaggiare le mitiche produzioni di Scott Burns. Il basso di Robert Axelsson è infatti marchiato Morbid Angel, ma nel disco non mancano spunti moderni o comunque dinamiche in grado di attrarre fasce di pubblico più giovani. A distribuirlo è Non Serviam Records (Devils Tail, Mist Of Misery, Pantheon I), un’etichetta che sta emergendo con sempre più forza nel panorama indipendente internazionale. Dopo i due EP digitali ‘Death Camp’ e ‘The Final Plague’, è arrivato il momento di fare le cose sul serio e le potenzialità per fare bene ci sono tutte.