L’esperienza nei Letlive., una delle formazioni più interessanti dello scenario post-hardcore dello scorso decennio, di Jeff Sahyoun è durata quasi otto anni. Dopo la pubblicazione di ‘If I’m The Devil’ infatti Jason Aalon Alexander Butler ha preferito dedicarsi ai The Fever 333, con eccellenti risultati peraltro, e così al chitarrista non è restato che sperimentare a fondo per trovare una nuova modalità per esprimersi. Dopo numerosi tentativi sono nati gli Erase Theory, definiti in fase di presentazione come una via di mezzo esaltante tra la musica dei Nine Inch Nails (più quelli di ‘With Teeth’ che quelli storici di ‘The Downward Spiral’ o ‘The Fragile’) e quella di The Weeknd, con accenni ad influenze adolescenziali come David Bowie e Depeche Mode. Al di là di certi proclami, sicuramente un po’ forzati, questo mini di debutto può contare su singoli come ‘Lost It’ e ‘Stay’, ripresa in fase di remix anche da Zardonic, che potranno raccogliere consensi tra i nostalgici dei primi anni duemila così come tra i fanatici delle escursioni in ambito elettronico e melodico dei Bring Me The Horizon. Il progetto ha importanti margini di crescita e non a caso è finito in un catalogo interessante come quello della label svedese (The Brides Of The Black Room, Ché Aimee Dorval, Helga, Louise Lemón..) con la speranza di avere il tempo necessario a disposizione per sviluppare un sound ancora più distintivo e originale.