L’esordio dei finlandesi denota margini di crescita ancora notevoli ma già adesso il loro death metal è di assoluto rilievo. Al di là delle influenze, che ci stanno e ci percepiscono in maniera evidente (‘Curse Of The Lake Drag’ fa capire che hanno ascoltato qualche volta i Dismember..), il gruppo originario di Pieksämäki, in cui mi ero imbattuto ascoltando l’omaggio a L.G. Petrov di ‘Supposed To Rot’, affronta temi come la morte e la violenza senza freni rendendo le atmosfere spaventose (ma quanto sarà bello quando le foto promozionali vengono scattate negli scantinati..) come nella buona regola della vecchia scuola, più scandinava che americana. Il vocione di R. Tarvonen mette subito in chiaro le cose ed il basso dell’ex Bestial Devastation T. Oranen è in costante primo piano in un assalto sonoro che conosce assai poco il significato del termine tregua. ‘Point Of No Turning Back’ e ‘Hating God’ sono due pezzi che denotano un eccellente bilanciamento a livello di mixaggio e lasciano intendere un approccio dal vivo niente male. La cupa ‘At The Night Of Feast’ serra le fila di un disco che non sfigura affatto nel ricco catalogo dell’etichetta olandese e che potrebbe diventare di culto tra qualche anno. Per i più curiosi, ‘Looking For Reality’ è una cover dei Ferox, thrash band concittadina ma risalente alla fine degli anni novanta che pubblicò solo un sette pollici.