Il gruppo di Grenoble ha tentato di evolvere la miscela tra progressive rock e jazz di ‘Without Notice’ con nove canzoni dal profilo più internazionale e che abbracciano anche influenze diverse come l’elettronica o la musica orientale. A tratti questa varietà stilistica può anche rischiare di confondere ma quando i glitch di ‘Those Little Things’ si liberano nell’aria si è consapevoli che poco dopo le partiture torneranno a farsi concrete ed ammaliare come in passato. ‘Sounds So Wrong’ sembra di conseguenza il risultato della ricerca di modernizzare un pattern sonoro funzionale e concreto e la sensazione è che con questi brani i Bend The Future potranno divertirsi anche di più dal vivo. Non comunque una ricerca da laboratorio, ad opera di sperimentatori arditi, ma una crescita naturale che ha portato per forza a tagli ed aggiunte. ‘Fall Apart’, ‘Somewhere Beneath’ e ‘Jemlematür’ sono i simboli della nuova era dei francesi mentre l’iniziale ‘Desert Eagle’ e ‘Vast’ si riallacciano agli esordi. La copertina è stata realizzata anche stavolta da Egemen Kırkağaç ed il vinile è diviso in due facciate sostanzialmente all’opposto, con il primo lato più heavy e dark ed il secondo più cinematico e arioso. Matthieu Budin si è occupato del mixaggio assieme al leader Can Yıldırım e quando ‘Now Is The Moment’ serra le fila il desiderio di immergersi di nuovo nel trip è immutato.