-Core
Utopia
Travis Scott
Pubblicato il 13/08/2023 da Lorenzo Becciani
Songs

Quando i fatti di cronaca prendono più spazio della musica non è mai positivo. Polemiche a parte, se ne potrebbe discutere parecchio, trovo che ‘Utopia’ sia un album che meriti di essere recensito per tanti motivi. Il primo, tanto lo sapete già, è legato alla produzione. É spesso dai lavori in studio hip hop mainstream che si percepisce la direzione in cui si stanno muovendo certi aspetti della tecnologia e soprattutto i gusti dei produttori. Gusti che poi vanno ad influenzare anche produzioni di stampo rock o pop. ‘Utopia’ ha dei suoni spettrali, elettronici, quasi ambient in certi frangenti eppure ti ribalta dal primo all’ultimo secondo. In rete ho letto paragoni con ‘Yeezus’ di Kanye West, ispirazione dichiarata del rapper originario di Houston, di sfoggio di mezzi privo di reale urgenza artistica o addirittura che siamo al cospetto di un paradiso vuoto. Per carità, ognuno può pensarla come vuole, ma ho sempre più la sensazione che alcuni commenti siano generati da ascolti sommari o parziali. Tutto è meno che vuoto in ‘Utopia’ ed il secondo motivo per cui vi suggerisco questo acquisto è che la miriade di interventi esterni non ha minimamente inficiato un flow che si dimostra coerente per tutta la durata del disco. Poco importa che l’autotune o il delay vengano utilizzati in maniera massiva. Gli ospiti sono paurosi e senza dubbio più funzionali al risultato finale rispetto a quanto accaduto col precedente ‘Astroworld’. Nel mezzo c’è stata la tragedia con dieci persone morte e centinata di feriti, che ha segnato inevitabilmente una scrittura che si è fatta più oscura. ‘Modern Jam’ e ‘My Eyes’ settano subito standard elevati e si comprende il significato della copertina con Travis Scott che si lascia morire o andare in un altro universo. Un universo utopistico nel quale la musica non viene giudicata secondo le regole conosciute. Un album che va contemplato come se ci trovassimo in un museo di arte contemporanea. Bizzarro, eccentrico, stralunato ma ugualmente concreto e letale. ‘Circus Maximus’ chiama in causa un altro pezzo grosso come The Weeknd (che riappare nella provocatoria ‘K-Pop’), ‘Loove’ vede la presenza di Kid Cudi e Pharrell Williams mentre ‘Lost Forever’, col featuring di Westside Gunn, viene impreziosita dal tocco magico di James Blake (invitato a partecipare anche al numero di Beyoncé assieme a Justin Vernon). Un viaggio allucinato, in cui c’è pure tanto mestiere, che darà modo di vedere il futuro a chi vorrà aprirsi sul serio.

Travis Scott
From USA

Discography
2015 – Rodeo
2016 – Birds in the Trap Sing McKnight
2018 – Astroworld
2023 – Utopia