A distanza di due anni da ‘ULTRAPOP’, il combo art-punk di Detroit strappa definitivamente lo scettro ai Liars e si conferma una delle formazioni più assurde del pianeta. Prepotenti, sfrontati, stralunati quando c’è da chiudere un ritornello radiofonico (‘Everythings Glitter’ e ‘Liar 2’) e letali quando c’è da compromettere la salute dei timpani. L’uscita di ‘Perfect Saviors’ non poteva che essere un evento con Troy Van Leeuwen (Queens Of The Stone Age, A Perfect Circle) a produrre il materiale assieme a Ben Chisholm ed al leader Tony Wolski, ma soprattutto una serie di ospiti d’eccezione tra cui Julien Baker e Iggy Pop - straordinari protagonisti di ‘Sport Of Form' - Eric Avery (Jane’s Addiction), Josh Klinghoffer (ex-Red Hot Chili Peppers) e Justin Meldal-Johsen (Nine Inch Nails). ‘FKA World’ e ‘Modern Vanity’ sembrano uscite da una colonna sonora horror degli anni novanta, ‘Burned Mind’ e ‘Public Grieving’ faranno paura dal vivo mentre ‘Vatican Under Construction’ è oscena, tenera e ribelle come i primi Nirvana. A livello concettuale, ‘Perfect Saviors’ richiede uno sforzo minore rispetto al suo predecessore, il nuovo album richiede un lavoro meno pesante a livello concettuale. È come la pubblicità prima che due lottatori di Fight Club stiano per darsela di santa ragione. Alan Moulder, un altro che in carriera si è dato da fare, avrà passato tante notte insonni per mixare il tutto, ma il risultato è micidiale e ogni canzone aspetta soltanto di essere violentata in sede live. Tanto pop quanto brutali.