-Core
Ferality
Unitytx
Pure Noise Records
Pubblicato il 31/08/2023 da Lorenzo Becciani
Songs
01. ROTTING AWAY (GORE)
02. BURNOUT
03. DIAMOND DIEZ
04. POWER
05. PICTURE THIS
06. STING
07. LOST IN DAYZ
08. KILLING ALCHEMY
09. ROC SH!T
10. FAKE LUV
11. WORLD OF MALICE

Ma ci voleva tanto.. Tra derive alternative metal che non funzionano più dal punto di vista commerciale, alti e bassi della trap, dominio di r&b e hip hop, purtroppo quasi sempre di bassa lega, nelle classifiche, non c’è più verso di ascoltare del buon crossover. I Rise Of The Northstar spaccano tutto, ma sono un’entità a parte ed al loro fianco la scena parigina, sebbene fosse alquanto promettente in principio, ha già assunto proporzioni ridotte. Ci sono Soul Glo, Show Me The Body, Darko e anche Drug Church e Turnstile se vogliamo, ma i mix corrosivi tra rap e hardcore, in grado di bruciare tutte le baggianate che si trovano sulle playlist di Spotify non sono mai abbastanza. Aggiungete poi che gli autori di ‘Madboy’, uscito quattro anni fa in maniera indipendente, amano divagare nell’industrial e nel nu metal di fine anni novanta e capirete perché questo disco è così importante. Potrebbe sul serio essere l’inizio di qualcosa di molto grosso. Potrebbe riaccendere l’interesse nei confronti di certe sonorità e Jay Webster pare il frontman perfetto per prendersi le pressioni e farle diventare un’arma letale. Andrew Wade (A Day To Remember, Wage War) ha poi prodotto il materiale quasi si trattasse di rock o pop. La fluidità è infatti garantita, a dispetto di passaggi brutali o di stacchi ritmici da pogo forsennato e il gruppo sfida in continuazione l’ascoltatore mantenendo il livello di tensione altissimo. La chitarra di Ricky Cova disegna melodie attraenti per gli appassionati di metalcore e nel complesso ‘Ferality’ appare come un’opera di arte contemporanea a servizio di ribelli disillusi e giovani che ancora non hanno trovato posto nella società. Un rancore ed un’urgenza che non si percepivano da tempo in un disco. Un frastuono che diventerà ossessione quando lo consumerete a volumi colossali. ‘LOST IN DAYZ’ e ‘ROC SH!T’ sono due ottimi singoli, sufficientemente capaci di dare misura di quanto siano malati i musicisti in questione. Per il sottoscritto però è ‘DIAMOND DIEZ’ il pezzo che meglio esprime il potenziale degli Unitytx. Lì c’è tutto e il video censurato che vede protagonista Jay Irwin è alquanto esplicativo di ciò che potrebbe accadere in uno spettro di influenze che vanno dai Korn, da cui hanno preso in prestito anche il font per il sito, ai Das EFX, dai Bad Brains agli Slipknot, dal Wu-Tang Clan ai Downset. L’ansia vi rimarrà addosso. ‘BURNOUT’ e ‘PICTURE THIS’ sono altri momenti imperdibili di una scaletta destinata a trasmettere dipendenza. Dio voglia che l’etichetta tra gli altri di Knuckle Puck, Counterparts e Terror abbia la forza di promuovere a dovere questa macchina da guerra pronta a distruggere ogni cosa.

Songs
01. ROTTING AWAY (GORE)
02. BURNOUT
03. DIAMOND DIEZ
04. POWER
05. PICTURE THIS
06. STING
07. LOST IN DAYZ
08. KILLING ALCHEMY
09. ROC SH!T
10. FAKE LUV
11. WORLD OF MALICE
Unitytx
From USA

Discography
Madboy - 2019
Ferality - 2023