-Core
Myths Of The Near Future
Klaxons
Polydor
Pubblicato il 22/02/2007 da Dropday
Songs
01. Two Receivers
02. Atlantis To Interzone
03. Golden Skans
04. Totem On The Timeline
05. As Above So Below
06. Isle Of Her
07. Gravity’s Rainbow
08. Forgotten Works
09. Magick
10. It’s Not Over Yet
11. Four Horsemen Of 2012
Songs
01. Two Receivers
02. Atlantis To Interzone
03. Golden Skans
04. Totem On The Timeline
05. As Above So Below
06. Isle Of Her
07. Gravity’s Rainbow
08. Forgotten Works
09. Magick
10. It’s Not Over Yet
11. Four Horsemen Of 2012
Per iniziare a parlare di questo album ci si potrebbe sbizzarrire con disquisizioni sociologiche di dubbio interesse sull’enorme influenza che ha assunto da qualche anno a questa parte una rivista musicale a caso (senza fare nomi, il New Musical Express) nel creare aspettative e forgiare opinioni su alcuni fenomeni musicali maturati in Inghilterra, e su come questo massiccio martellamento abbia contagiato anche il resto del mondo. I Klaxons rappresentano solo l’ultimo eclatante episodio di questa tendenza all’hype sfrenato che è stata il volano per tanti altri gruppi nel recente passato: in questo club figurano Arctic Monkeys, Babyshambles, Kaiser Chiefs e Libertines, per citare i più famosi. Man mano che si va avanti si fa sempre più difficile riuscire a capire secondo quale logica vengano poi catalogati questi fenomeni: non si capisce perché si continui a definire indie una garage-rock band (senza fare nomi, gli Arctic Monkeys) la cui tattica promozionale è stata la più aggressiva mai messa in atto dai tempi della faida brit-pop di metà anni ‘90; non si capisce perché invece una band che propone un brit-pop ibrido con forti contaminazioni electro-punk (facendo nomi e cognomi, i Klaxons) venga elevata come punta di diamante di un nuovo filone musicale affine ai Prodigy. Dopotutto, quello che si sente in questo album è proprio questo: un calderone di effetti elettronici che avvolgono chitarre distorte e virulente, ritmi dance schizoidi, urla e cori riverberati, il tutto innestato su un impianto generale debitore della tradizione musicale della Manchester dei primi anni ‘90. L’idea in sè non è disprezzabile, anzi il risultato si lascia ascoltare piacevolmente dall’inizio alla fine con punte anche di alto rendimento, come ‘Atlantis To Interzone’ e ‘Magick’; ma da qui ad osannarli come nuovi paladini della commistione tra rock e dance ce ne passa. Non bastano i colori fluorescenti, le All Star colorate o le felpe con i cappucci per rendere ‘Myths Of The Near Future’ un album seminale nella storia del rock britannico come in molti vogliono far credere. Ah dimenticavo, questo genere passerà (forse) alla ’storia’ come nu-rave, ma come ho detto le etichette hanno un valore assai relativo.
Klaxons
From UK (London)

Discography
[2006] Xan Valleys EP
[2007] Myths Of The Near Future