Un altro colpo messo a segno da Scarlet Records, in anticipazione dei nuovi lavori di Game Over e Eldritch che aspettiamo con ansia, che punta con decisione su questa nuova realtà milanese, in bilico tra hard rock, alternative e gothic metal. ‘The End Of An Era’, presentato con l’avvincente artwork a cura di Alessandro Tuvo e Alex Pedrotti, combina una serie di melodie di ampio respiro, spesso di stampo malinconico e drammatico, con una solida architettura ritmica, costruita su riff micidiali e tanta elettronica. Un po’ come accade con i Lacuna Coil e Cristina Scabbia o con gli Endless Harmony con Pamela Pérez, potere contare poi su una cantante del calibro di Carolina Bertelegni rende tutto più semplice. La sua voce è in grado di trasportare chi si pone all’ascolto in un’altra dimensione (‘Take Care Of You’ e ‘Wake Up’) e la diffusa oscurità di fondo appare il riflesso di un grigiore quotidiano che solo la musica può alleviare. ‘The Storm’ e ‘Toxic Feelings’ si distinguono nella prima parte di album per l’efficacia del songwriting ed una produzione moderna, perfetta per le playlist di settore e per conquistare fan oltreoceano, mentre nella seconda il pezzo dal maggiore potenziale sembra essere ‘What If’, sia per come lascia emergere il talento di Carolina sia per come è impostato a metà tra pop e metal. In chiusura una cover di ‘Zombie’ dei Cranberries; sinceramente non l’avrei inclusa perché non c’era bisogno. L’album avrebbe funzionato lo stesso ed i Never Obey Again sono così bravi da non necessitare di agganci altisonanti per accrescere la propria popolarità. Non la fine, ma l’inizio di un’era.