Mi è ignoto il motivo per cui Napalm Records abbia deciso di immettere sul mercato ‘Shades Of Sorrow’ delle Crypta praticamente in contemporanea con ‘Jailbreak’. Mi è ignoto e sinceramente lo trovo abbastanza controproducente. Questo perché dal litigio tra Luana Dametto e Prika Amaral sono nate due line-up assolutamente valide, che potrebbero raccogliere consensi dalla medesima fanbase. La chitarrista brasiliana ha deciso di cambiare tutto un’altra volta, assumendo un’altra chitarrista (la talentuosa Helena Kotina) ed una bassista (Hel Pyre degli Afterblood, che però è arrivata quando il disco era già pronto) di origini greche e di occuparsi anche delle parti vocali. La doppia ascia ha reso l’approccio compositivo più vario e Michaela Naydenova si dimostra già dalle presenti registrazioni un’eccellente scelta dietro le pelli perché in grado di accompagnare al meglio dinamiche più robuste e soluzioni melodiche che non sono soltanto di derivazione thrash. In fase di presentazione, le Nervosa hanno parlato di ‘Jailbreak’ come del loro album più rivoluzionario. Magari questo ce lo diranno i prossimi mesi, ma di sicuro pezzi come ‘Endless Ambition’, ‘Seed Of Death’ e ‘Kill Or Die’ sembrano scritte apposta per fare esplodere l’headbanging dal vivo. Gary Holt degli Exodus appare in ‘When The Truth Is A Lie’ mentre Lena Scissorhands degli Infected Rain ha impreziosito ‘Superstition Failed’ col suo timbro vocale unico. Le ragazze ci sanno fare eccome e non mi stupirei se il successore di ‘Perpetual Chaos’ finisse in tante top ten di fine anno delle più importanti riviste internazionali del settore.