Il mondo è letteralmente fuori controllo. Niente sembra andare per il verso giusto e serve un po’ di ironia per sopravvivere nel marasma di news catastrofiche e nel grigiore quotidiano. Cercano di portarcene un po’ gli austriaci, assenti dal mercato da nove anni sebbene attivi dal vivo, come testimoniano i recenti live al Graspop ed all’Hellfest. Il cambio di line-up, che ha visto l’ingresso della cantante Julia Ivanova e del batterista Joey Sebald, ha dato nuova energia alla band che con ‘madworld’ rilascia un prodotto dal profilo internazionale, ammiccante nei confronti della scena crossover dei primi anni duemila ma legato anche alla tradizione locale ed al folklore. Julia ha sicuramente una marcia in più, come ha mostrato in televisione all’edizione ucraina di X-Factor, e dagli intrecci vocali con Stefan Lichtenberger nascono le idee migliori come ‘i physically like you’ e ‘rock to outer space’. In scaletta non tutto gira nel modo giusto, ma chitarre e percussioni non mancano mai e la sensazione è che i Kontrust vogliano rendere ancora più aggressive le loro performance. La produzione è progredita rispetto al precedente ‘Explositive’ ed in ‘the end’ il riferimento al genere umano che devasta la terra è chiaro e di conseguenza c’è spazio pure per temi seri. Consigliato se piacciono gli ascolti stravaganti e senza troppe pretese.