-Core
Sonic Mojo
Foghat
Self Released
Pubblicato il 14/11/2023 da Francesco Brunale
Songs
01. She’s A Little Bit Of Everything
02. I Don’t Appreciate You
03. Mean Woman Blues
04. Drivin’ On
05. Let Me Love You Baby
06. How Many More Years
07. Song For Life
08. Wish I’d A Been There
09. Time Slips Away
10. Black Days & Blue Nights
11. She’s Dynamite
12. Promised Land
Songs
01. She’s A Little Bit Of Everything
02. I Don’t Appreciate You
03. Mean Woman Blues
04. Drivin’ On
05. Let Me Love You Baby
06. How Many More Years
07. Song For Life
08. Wish I’d A Been There
09. Time Slips Away
10. Black Days & Blue Nights
11. She’s Dynamite
12. Promised Land

I Foghat rappresentano in maniera incontrovertibile ed inequivocabile la classica band che è in giro da tantissimi anni, ma che in pochi, in realtà, conoscono. Sono sulla breccia dai primissimi anni settanta e con “Sonic Mojo” hanno toccato il loro diciottesimo disco di una carriera che è stata molto dignitosa in cui, però, è stato raccolto poco rispetto al reale valore della proposta offerta al pubblico. Con questo nuovo lavoro i veterani hanno cercato di dare una spolverata a quello che è il vocabolario del rock tradizionale, offrendo un pugno di brani molto ben suonati. Ci sono ballate languide come “Time Slips Away”, echi profondi degli Stones del periodo Mick Taylor in “Black Days & Blue Nights” e inevitabili riferimenti ai ZZ Top di “El Loco”, vedi l’opener “She’s Little Bit Of Everything” e “Drivin’On”, con queste ultime due tracce che realmente non possono non ricordare i grandi classici scritti da Bill Gibbons e soci. L’album scorre via che è un piacere e, seppure non ci sia nulla di nuovo sotto il sole, si lascia ascoltare tranquillamente, dominato dal blues che rimane il genere su cui i nostri simpatici eroi impiantano lo scheletro di ogni singola canzone. Ci sono anche momenti più rilassati, quasi alla Jeff Haley che viene letteralmente citato con la interessante “Mean Woman Blues” che andrebbe bene come colonna sonora di qualche film sentimentale. Non manca neanche la cover di ordinanza che, nel caso di specie, è “Promised Land” di Chuck Berry. Ad ogni modo, se proprio dobbiamo dare la palma di MVP a una traccia, ci sentiamo di assegnarla a “How Many More Years”, un blues profondo e intenso come pochi, in cui si nota la grande arte di una band che, davvero, ha racimolato poco rispetto al proprio indiscutibile talento. Non saranno né i primi e né gli ultimi ad avere subito una tale ingiustizia nell’indecifrabile mercato musicale ed è questa, forse, la loro unica consolazione.

Foghat
From UK

Discography
1972 Foghat
1973 Foghat
1974 Energized
1975 Fool for the City
1976 Night Shift
1978 Stone Blue
1979 Boogie Motel
1980 Tight Shoes
1981 Girls to Chat & Boys to Bounce
1982 In the Mood for Something Rude
1983 Zig-Zag Walk
1994 Return of the Boogie Men
2003 Family Joules
2010 Last Train Home
2016 Under the Influence
2023 Sonic Mojo