Un debutto interessante, non solo per gli appassionati di musica progressive, quello del gruppo guidato dalla talentuosa Valentina Tesio, che ha saputo donare un timbro soul e r&b ad un tessuto strumentale prettamente rock e metal. Il primo impatto è con la sua voce – di sicuro sembra più una star americana con numerosi dischi alle spalle che una cantante italiana alle prime armi – capace di infondere spessore al materiale e soprattutto di colorare ogni canzone in maniera differente, evitando i tipici cali di tensione che si riscontrano nei dischi di oggi (due-tre singoli da Spotify e poi solo filler). ‘Feeling Myself’ vede la partecipazione di Derek Sherinian, ex tastierista dei Dream Theater, che logicamente rappresenta un’eccellente carta da giocare sul tavolo della promozione. Catalogare i Raised By Haze solo in un genere sarebbe però inopportuno e poco producente anche per loro. I pezzi che mi hanno più convinta sono ‘Prediction’, splendide linee vocali e testo non banale, e ‘Touch The Sky’, arrangiamento notevole con la chitarra di Gabriele Robotti in grande evidenza. Il resto è ancora in “work in progress” e probabilmente sarà la prossima fatica in studio a fornirci una misura esatta del valore dei Raised By Haze, che nel frattempo dovranno accumulare l’esperienza necessaria dal vivo.