Tomi Koivusaari non è soltanto uno dei fondatori degli Amorphis, per chi scrive la più grande band finlandese di sempre, ma un punto di riferimento assoluto per una delle scene più sorprendenti e influenti dell’intero panorama metal. Negli anni scorsi mi aveva parlato spesso di questa manciata di canzoni che aveva da parte e che avrebbe voluto pubblicare. Per completare e registrare il materiale aspettava solo il momento giusto e l’ha trovato, un po’ come tanti, quando è scattata la sospensione dell’attività dal vivo a causa della pandemia. In ‘Heartrot’ troverete ciò che è lecito aspettarsi da un disco solista di un chitarrista ovvero tanti spunti chitarristici armoniosi e intriganti, che probabilmente non sarebbero potuti finire in un disco degli Amorphis. Non mancano neppure gli ospiti di rilievo perché in ‘The Heartroot Rots’ troviamo Jeff Walker dei Carcass, nella progressiva ‘Whitebone Wind’ duettano Marko Hietala (ex-Nightwish) e la fantastica Petronella Nettermalm (dei quanto mai sottovalutati Paatos) mentre ‘World As Fire And Hallucination ’ è impreziosita dalla presenza di Shagrath dei Dimmu Borgir, appena tornati nei negozi con la raccolta di cover ‘Inspiratio Profanus’. Le parti di batteria sono state registrate da quel mostro di Waltteri Väyrynen (Opeth, ex-Paradise Lost), il basso da Lauri Porra (Stratovarius) e non poteva naturalmente mancare Tomi Joutsen, che con la sua rabbia vocale rende imperdibile ‘Hooks In The Sky’, inaugurata da un tastierone anni ‘70. Metà dei testi sono stati composti dal compagno negli Abhorrence Jussi "Juice" Ahlroth ed il pregio maggiore di ‘Heartrot’ sta nel grande senso di libertà espressiva che trasmette.