Mi ripeterò fino alla noia ma ci sono etichette in circolazione che, a dispetto della crisi del mercato e della confusione creata da internet, non sbagliano mai un colpo. Sarà senza dubbio merito di chi le manda avanti però qualcosa di misterioso ci deve essere pure dietro. Quello che è certo è che il debutto dei Temic si rivela uno dei dischi prog metal più originali degli ultimi anni. Alcune tracce contengono porzioni di piano al limite della neoclassica, stacchi di chitarra e batteria richiamano alla mente gli anni d’oro del genere, tra la fine degli anni ‘80 e la prima metà degli anni ‘90, mentre altri passaggi sono di pura sperimentazione e dotati di una produzione decisamente moderna. Alla voce troviamo Fredrik Bergersen (Maraton) mentre le backing vocals sono opera del chitarrista Eric Gillette, che ricordiamo nella band di Neal Morse e negli Shattered Fortress di Mike Portnoy, appena rientrato nei Dream Theater con un’operazione a dir poco vomitevole. I due esaltano il tessuto strumentale e fanno in modo che ogni canzone non sia mai caratterizza solamente da un impianto tecnico fuori dall’ordinario. C’è tanto feeling in questo disco e la line-up è completata da due colossi come Simen Sandnes (Shining) e Diego Tejeida (ex-Haken, Devin Townsend). Se i quattro riusciranno a trovare la quadra anche dal vivo – la sensazione è che con tutti questi synth ci sia bisogno di almeno un altro membro sul palco - allora il progetto potrà sul serio fare la storia del genere. Per adesso il concept dietro a ‘Terror Management Theory’ è intrigante e pezzi come ‘Through The Sands Of Time’ e ‘Count Your Losses’ sono clamorosi.