Sulla storia dei Vain si potrebbe scrivere un libro. Basti pensare che il loro leader, al secolo Davy Vain, iniziò la sua carriera come produttore di gruppi thrash metal, per poi passare a formare una band di puro stampo glam rock che sfiorò il grande successo negli anni ottanta. Con l’esplosione del grunge e dell’alternative anche per loro la fine fu abbastanza scontata, salvo poi rivedere la luce con le solite reunion che, al giorno d’oggi, sono una normale consuetudine più che un’eccezione. A distanza di ben sei anni dal loro ultimo lavoro, gli americani ritornano sulla scena in grandissimo stile con questo “Disintegrate Together” che è un vero e proprio toccasana per chi è cresciuto pensando ai miti del glam rock che dominavano le classifiche quaranta anni fa (sono passate bene quattro decadi e neanche ce ne rendiamo più conto!). La musica della band paga tremendamente dazio a gente come i Ratt, soprattutto perché la timbrica di Vain è pressoché identica a quella di Stephen Pearcy. Le canzoni, aldilà di ogni retorica, sono bellissime se uno ama questo tipo di genere musicale che, fortunatamente, non ne vuole sapere di tramontare. Retta da riff chitarristici semplici, ma essenziali, ogni traccia ha delle melodie che non ti abbandonano mai. Pezzi come “The Flowers” o “Holding On For Love” non possono non riportarci indietro con la mente agli anni d’oro sopradescritti, tanto che sarebbero state perfette per MTV quando l’emittente era al massimo del suo splendore. Purtroppo per i Vain i tempi sono letteralmente sbagliati, anche se album come questi, soprattutto negli Stati Uniti, trovano sempre consenso in nostalgici e appassionati. E allora, se a qualcuno davvero interessa un prodotto del genere, farebbe bene a darci un ascolto. I brani, quali, ad esempio, “Don’t You Think”, “Can’t You See Me Floating” e “Back In’89” tirano alla grande e hanno la bellezza insita di tempi che non ritorneranno mai più. Tirando una linea, si può affermare che il tempo sembra essersi fermato dalle parti dei Vain che ci regalano uno dei ritorni più belli ed entusiasmanti del 2024. Disco clamoroso.