Il quarto lavoro in studio del gruppo originario dell’Indiana è quanto di meglio ascolterete quest’anno in ambito blackened thrash. Rispetto al precedente ‘Undo The Chains’, ormai vecchio di tre anni, sia la produzione che il songwriting hanno compiuto passi in avanti notevoli e non solo nell’ottica di una maggiore diffusione sul mercato europeo della proposta. Il nuovo chitarrista Jason Schultz si è subito affiatato col leader Matt Sokol, che ricordiamo negli Hedlock e negli Skog, e le grasse note del basso di Mike Drysch sono in costante evidenza. Semplicemente, i Wraith suonano di brutto e sanno coinvolgere l’ascoltatore in maniera formidabile. La scaletta è inaugurata da ‘Asylum’ e dalla title track e immediatamente si ha l’impressione che il sound marcio dei primi album sia stato evoluto in maniera da distinguersi definitivamente dall’old school thrash di marca Exodus, Overkill e Nuclear Assault. ‘Fueled By Fear’ è costruito su riff maledettamente oscuri, veloci, brutali e incisivi come una martellata in testa, e le canzoni sono orecchiabili e pensate per scatenare il finimondo dal vivo. Le chitarre sono così affilate che le vostre orecchie sanguineranno, le casse del vostro stereo salteranno per aria ed i vicini chiameranno la polizia. I valori sono quelli di una volta eppure l’approccio risulta moderno e dissacrante (‘Horses And Hounds’ e ‘Merchant Of Death’), con una grande tecnica individuale che accompagna tanto di quel feeling che ci si potrebbe distruggere tre-quarti della scena heavy metal di oggi. Un disco divertente da ascoltare, ma non per questo banale o scontato, che risplenderà a lungo nel catalogo di Prosthetic Records, etichetta chiave del movimento indipendente internazionale che ha da poco dato alle stampe anche le nuove fatiche di Horndal e Huntsmen ed a breve rilascerà l’atteso ‘Under The Reviled Throne’ dei Summoning The Lich.