La Svezia continua a essere una terra in cui il sacro fuoco del rock arde forte e senza soluzione di continuità. Il proliferare di nuove band e la conferma di artisti affermati è un tutt’uno e questo ci fa capire come questa nazione sia davvero all’avanguardia da un punto di vista musicale (in realtà lo è in tanti settori della vita di tutti i giorni, ma questo è un altro discorso da non affrontare in tale sede). Ritornando a bomba, possiamo dire che gli Upploppet rappresentanto davvero una bella realtà con la loro ricetta intrisa di rock potentissimo che ricorda, neanche tanto lontanamente, quanto portato avanti nel corso di questi ultimi quindici anni da un personaggio come Danko Jones. In queste dieci canzoni che formano “Road Runner”, si viaggia con il pilota automatico, ma a una velocità che non è da crociera. Abbiamo una serie di brani che equivalgono a dei veri e propri pugni in faccia, vedi l’ottima “Punk Rock Lead” o l’opener “State Of Mind” che non faranno fatica a risultare delle bombe quando saranno eseguite dal vivo. C’è anche, in tutto questo discorso di citazioni, l’amore che i cinque hanno per i primi Kiss che si manifesta molto chiaramente in una traccia di assoluto rispetto quale è “Golden Eyes”. Con “Run Like The Wind” registriamo una rilettura del punk di fine anni settanta, mentre “Thinking Of Me” è purissimo rock ’n’ roll che ti scuote dall’inizio alla fine. La cura per le melodie esiste, anche se le stesse non sono immediatissime, ma ciò non appare un problema insormontabile, perché la voglia di riascoltare i pezzi di questo platter è così alta che già al secondo o, al massimo, terzo tentativo ogni brano risulta ampiamente di nostra proprietà. Il tutto si chiude con la malinconica “I Came, I Saw, I Left” che è un bel modo di mettere un punto fermo su un album che è semplicemente gradevole, in quanto zeppo di musica di purissima qualità.