-Core
Carnal
Nothing More
Better Noise Music
Pubblicato il 28/06/2024 da Lorenzo Becciani
Songs
01 – Carnal
02 – House On Sand (feat. Eric V Of I Prevail)
03 – If It Doesn’T Hurt
04 – Angel Song (feat. David Draiman)
05 – Freefall
06 – Blame It On The Drugs
07 – Head
08 – Existential Dread
09 – Heart
10 – Down The River
11 – Give It Time
12 – Sight
13 – Stuck (feat. Sinizter)
14 – Run For Your Life
15 – Sound

Un titolo come ‘Carnal’ non fa pensare solo a Conoscenza Carnale con Jack Nicholson oppure al cortometraggio di Weston Shinn, con la bellissima Jacquelyn Metivier, ma anche ad un approccio più animalistico al live. In tal senso ho subito pensato al Dave Gahan travolgente e maledetto del tour ‘Songs Of Faith And Devotion’ in un ibrido potente con le nuove tendenze in ambito metal. É proprio in tour che i texani hanno dimostrato di possedere qualità superiori alla media e se dovessi citare una band alternative rock moderna in grado di competere con i colossi degli anni novanta, gli autori di ‘Spirits’ sarebbero probabilmente gli unici in grado di non fare figuracce a confronto. Dopo un lavoro in studio introspettivo, dark e caratterizzato da una componente heavy e progressive spiccata, i Nothing More si sono messi nelle mani di Drew Fulk, produttore tra gli altri di Disturbed e Knocked Loose, per compiere un ulteriore step e crescere in ambito internazionale e il risultato è uno degli album più eccitanti dell’anno. Di sicuro una delle release più significative di sempre di un’etichetta giovane ma ben avviata come Better Noise Music. Un appunto intelligente e curioso potrebbe venire spontaneo. Gli Stati Uniti, ormai da qualche anno, stanno proponendo realtà come Nothing More, Palaye Royale o Militarie Gun, capaci di mutare lentamente uno scenario che per molti appariva consolidato. Le collaborazioni con Eric Vanlerberghe degli I Prevail (‘House On Sand’) e David Draiman (spettacolare in ‘Angel Song’) elevano senza dubbio il livello qualitativo della release, ma in scaletta troviamo pure il featuring con l’artista trap Sinitzer (‘Stuck’) – “It’s over, it’s over, it’s my time” grida Jonny Hawkins - e singoli facilmente memorizzabili e di grande presa sul pubblico più giovane come ‘If It Doesn’t Hurt’, il cui testo si collega inevitabilmente con quello di ‘Blame It On The Drugs’. Il guitar work di Mark Vollelunga, come sempre tentato dal digitale e da evoluzioni del genere come il djent ma allo stesso tempo legato ai vecchi valori del rock, è clamoroso e chi ha imparato a conoscere i Nothing More con album come l’omonimo debutto su Eleven Seven e ‘The Stories We Tell Ourselves’, inizio di una sorta di trilogia che si è completata alla grande, rimarrà a bocca aperta. Il sottoscritto ha avuto la fortuna di vederli già un paio di volte dal vivo e vi assicuro che in pochi possono vantare un’energia del genere sul palco. Possiamo quindi solo aspettarli di nuovo dalle nostre parti e godere anche nella dimensione più onesta e trasparente possibile una manciata di singoli da paura come questi. 

Songs
01 – Carnal
02 – House On Sand (feat. Eric V Of I Prevail)
03 – If It Doesn’T Hurt
04 – Angel Song (feat. David Draiman)
05 – Freefall
06 – Blame It On The Drugs
07 – Head
08 – Existential Dread
09 – Heart
10 – Down The River
11 – Give It Time
12 – Sight
13 – Stuck (feat. Sinizter)
14 – Run For Your Life
15 – Sound
Nothing More
From USA

Discography
Shelter (2004)
Save You/Save Me (2007)
The Few Not Fleeting (2009)
Nothing More (2014)
The Stories We Tell Ourselves (2017)
Spirits (2022)
Carnal (2024)