Gli Anberlin sono il classico esempio di band che avrebbe potuto fare molto di più rispetto a quanto realizzato all’interno di una carriera che ha visto qualche picco a dispetto di un talento importante, alcuni bassi, uno split e la classica reunion che ha portato alla realizzazione di questo disco, “Vega”, che ha la capacità di salire di tono dopo svariati ascolti. Ci troviamo dinnanzi ad un classico lavoro alternative metal, probabilmente più adatto a quello che andava di moda ad inizio secolo e non a ciò che va oggi, ma tant’è. Quello che sorprende è la buona capacità di scrivere canzoni interessanti, decisamente melodiche dove l’uso mai sguaiato dell’elettronica ha un suo perché. “Seven”, “Body Language”, “Banshee” sono tutti brani da classifica e che non hanno nel proprio DNA la componente della banalità. Anzi, essi hanno la capacità di crescere ascolto dopo ascolto e di risultare piacevoli, perché non sfociano mai in un’aggressività gratuita e senza senso. Sembra quasi che la band voglia volutamente mantenere un tono quasi soft per far capire le varie sfumature che le proprie composizioni hanno al loro interno. Ed è proprio questo il salto di qualità che gli Anberlin hanno finalmente realizzato con il disco in questione in cui si odono, visto quanto anticipato, echi dei Paradise Lost di “Host” e dei Depeche Mode, mescolati a quel sound caratteristicamente americano tipico dei Linkin Park. C’è, ad esempio, molta atmosfera in una traccia come “Nothing Lost”, ma anche tanta melodia che non guasta mai. Si tratta, in fin dei conti, di un album prettamente radiofonico che non dovrebbe avere problemi ad essere passato nelle radio college e alternative a stelle e strisce. Probabilmente, anzi sicuramente, gli Anberlin non saranno calcolati minimamente dalle nostre parti dove sono conosciuti poco e male e questo è sicuramente un peccato, perché stiamo parlando di una formazione che ha da sempre avuto talento e che da sempre è stata in in grado di scrivere pezzi che stanno in piedi da soli. Il consiglio è quello di prendere “Vega” ed ascoltarlo con attenzione. Poi rimetterlo a posto e riprenderlo a distanza di qualche giorno e così via. Dopo una settimana questo lavoro non uscirà più dalla vostra playlist personale. Fidatevi.