Sapete bene che sono molto aperto di mente e che non mi faccio condizionare né da etichette né da trend di alcun tipo. Detto questo, non amo certo la trap, non sono un sostenitore del genere e raramente mi sono imbattuto in dischi che meritassero di essere promossi, vuoi per la scarsità dei contenuti e vuoi per il loro profilo fin troppo commerciale. Stavolta credo che sia doveroso un passo indietro o comunque una segnalazione che non significa che questo disco sia imperdibile. Trovo però che ‘Leggendario’ sia veramente diverso e che Arturo Bruni sia riuscito a distinguersi da tutti i presunti o veri eroi della trap italiana. L’ex-Dark Polo Gang l’ho conosciuto a Prato, poco dopo l’uscita di ‘Full Metal Dark’, e la sensazione fu di un annebbiamento generale o comunque di una tendenza ad assecondare, in un modo o nell’altro, il movimento di quel periodo. ‘Leggendario’ invece si stacca con forza da quello che va nelle classifiche di oggi, lascia parlare i testi, finalmente di spessore, e contiene sperimentazioni di vario tipo, sia in termini di produzione che di approccio vocale. Sempre fuori dagli schemi, Side Baby si dimostra bravo sia nei passaggi più old school che in quelli pop. ‘Convoglio’ e ‘Bad Bitch’, la prima prodotta da Drillonaire con ospite Tony Effe e la seconda prodotta da Andry The Hitmaker con Niky Savage, sono destinate a fare sfaceli, ma i passaggi interessanti in scaletta sono numerosi. Non credo che cambierà molto sul versante generale, ma questo lavoro potrebbe sul serio rappresentare l’inizio di una svolta.