Non sono sicuro che i membri storici dei Linkin Park desiderino davvero ripartire dal capo, tanto che alcuni si sono fatti da parte, ma la passione è qualcosa che si fatica a comandare, soprattutto quando i rischi sono calcolati. In sintesi, che piaccia o meno la sostituta di Chester Bennington il tour dei californiani andrà esaurito ovunque e comunque. Sinceramente mi sono approcciato in maniera molto serena ai primi singoli con Emily Armstrong, in passato nei Dead Sara, alla voce e li ho apprezzati per spontaneità. Poi ho visto, come tutti del resto, il suo esordio dal vivo in quel concerto in streaming che ha fatto tanto discutere e devo dire che tutte le perplessità sono svanite di colpo. Grande presenza scenica, stupenda voce e una scelta meno scontata di quanto si possa pensare. La differenza però la fanno come al solito le canzoni e ‘From Zero’ è un album che non ha niente da invidiare a titoli come ‘Meteora’ o ‘Minutes To Midnight’ che hanno cercato di ripetere il successo clamoroso di ‘Hybrid Theory’. ‘From Zero’ è privo di filler, prodotto da Dio - di mezzo ci sono Neil Avron (Thirty Seconds To Mars), Rich Costey (Muse, Rage Against The Machine) e Mike Elizondo (50 Cent, Eminem) - e ricco di spunti interessanti. Più che altro, ascoltando più volte, si ha la sensazione che Brad Delson e Mike Shinoda si siano divertiti tantissimo a registrarlo e questo credo sia l’aspetto più importante. Proprio Shinoda in fase di promozione ha parlato di materiale in grado di abbracciare lo stile caratteristico dei Linkin Park, ma nuovo e pieno di vita e quindi di canzoni, dal punto di vista sonoro e emotivo, che riflettono passato, presente e futuro. A livello temporale è forse collocabile tra il secondo e il terzo lavoro in studio. Le atmosfere sono quelle con un qualche tocco di modernità che si spiega col desiderio di attrarre anche coloro che l’ascesa dei Linkin Park non l’hanno vissuta sulla propria pelle. Dovremo capire se la Armstrong sarà in grado di calcare il palco in maniera adeguata e se Colin Brittain si dimostrerà un’altra scelta azzeccata, considerato quanto è importante anche la batteria per il sound della band. Tante domande a cui prima o poi daremo una risposta. Nel frattempo ci sono pezzi pazzeschi come ‘The Emptiness Machine’, ‘Heavy Is The Crown’ o ‘Over Each Other’ che, oltre a mettervi in grave difficoltà quando vi troverete alla guida, vi costringeranno a recuperare l’intera discografia di questa formazione che, in un modo o nell’altro, ha cambiato la storia del nu metal e della musica rock in generale. ‘Overflow’ suona un po’ Twenty One Pilots mentre ‘Two Faced’ e ‘IGYEIH’ sono più sperimentali e lasciano intendere che potrebbe veramente esserci un seguito.